Ciao mister, ti capita mai di vedere i tuoi ragazzi che in campo “mettono le radici”?
Che abbiano o NON abbiano un avversario addosso, poco importa… stanno quasi immobili e di smarcarsi non ne vogliono sapere!
Questo comportamento disfunzionale è solitamente causato da caratteristiche individuali ma, soprattutto, da una scarsa comprensione del gioco.
Evidentemente il giocatore in questione non è stato immerso abbastanza in un contesto che lo “obblighi” ad allontanarsi dall’avversario: questa mancata esperienza del gioco lo mantiene ben saldo dentro la sua zona comfort, con tutti i contro che poi si riscontrano in campo.
Nell’articolo della settimana scorsa avevamo parlato di competenza gestuale riferita al controllo orientato; oggi introduciamo invece il concetto di competenza comportamentale.
Cosa voglio intendere con questo parolone?
Semplicemente la piena capacità di padroneggiare un determinato comportamento… essendo lo smarcamento un qualcosa che avviene senza la palla tra i piedi, è fondamentale che il ragazzo (o bambino) acquisisca quanto più sapere possibile su come?, dove?, quando? e perché? allontanarsi da un avversario.
Ancora una volta entrano in gioco le 4 domande che precedono una qualsiasi scelta all’interno del terreno di gioco.
Fatta questa piccola introduzione… veniamo alle proposte!!!
Qui sotto ho inserito due esercitazioni create dal mio collega Erald Bogdani e che, insieme, abbiamo proposto ad un gruppo di pulcini al primo anno.
Il sotto sotto principio allenato riguarda lo smarcamento in zona luce in ampiezza.
#1: PARTITA A TEMA CON CANCELLETTI
Si gioca una partita 2 vs 2 + P all’interno di un terreno di gioco dove sono presenti due cancelletti ai lati del campo.
Il sistema di punteggio è il seguente:
– 1 punto in caso di gol;
– 2 punti in caso di goal avvenuto dopo aver ricevuto palla previo superamento del cancelletto.
#2: PARTITA A TEMA CON NUCLEI POSITIVI
Si gioca una partita 3 vs 3 senza portiere (con porticine) e quattro nuclei positivi ai lati del campo.
Si guadagna un punto ogni volta che:
– si riceve palla all’interno o nei pressi di un nucleo;
– si segna un goal.
Prima di salutarti voglio lasciarti un consiglio utile: essendo lo smarcamento un comportamento individuale, allenarlo all’interno di situazioni a numero ridotto aiutano nella sua emergenza.
Ti è piaciuto l’articolo e vorresti sapere come utilizzare al meglio cancelletti, nuclei e gli altri vincoli per generare apprendimento?
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E ricorda… “l’analitico funziona finché non vai in campo” (M.R.)