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Qual è la correlazione tra vincere e insegnare calcio giovanile?
Sebbene possa sembrare che vincere e formare un giovane calciatore siano due concetti strettamente legati, soprattutto nelle categorie giovanili, non sempre è così.
I bambini giocano giustamente per vincere, perché nel calcio, come in ogni gioco, è naturale provare gioia per una vittoria. Questo desiderio di successo deve persistere sempre, ma è altrettanto fondamentale ricordare che siamo formatori e, come tali, dobbiamo dare priorità alla crescita dell’individuo.
Allenare per vincere o per crescere?
Allenare per vincere e allenare per formare il calciatore seguono percorsi differenti. Nella vittoria, l’errore non è tollerato, poiché potrebbe compromettere il risultato finale. Ma nel percorso di apprendimento, l’errore non è solo accettato, è visto come una risorsa, un’opportunità per migliorare e crescere.
Il coraggio di rischiare per imparare
Ad esempio, il rischio di subire un gol quando la palla parte dal portiere è maggiore se si opta per mantenere il possesso in zona di costruzione, piuttosto che cercare una soluzione diretta verso l’attaccante. È anche più probabile perdere il pallone in un’iniziativa individuale rispetto a una trasmissione sicura al compagno più vicino. Tuttavia, con un un continuo atteggiamento di “sicurezza”, come possiamo sviluppare la capacità di scelta, il dribbling o, ancora più importante, l’estro e il coraggio dei nostri giovani calciatori? Come possiamo permettere loro di esplorare tutte le possibilità di risoluzione di una situazione, se non gli offriamo la libertà di provare e sbagliare?
Il risultato: obiettivo o strumento?
Il risultato non deve essere visto come l’obiettivo finale, ma può essere un valido strumento per l’apprendimento. Questo strumento diventa cruciale quando adattiamo il nostro stile di gioco ai diversi momenti della partita. Ad esempio, in base al risultato, potremmo essere più inclini a concentrarci sulla fase di non possesso se siamo in vantaggio verso la fine della gara, oppure stimolare la ricerca della giocata decisiva quando siamo in svantaggio contro una squadra che crea tanta densità nella propria area di rigore.
Il risultato come chiave di comunicazione
Il risultato può anche svolgere un ruolo fondamentale nella comunicazione. Dopo una vittoria, può fungere da motivazione; dopo una sconfitta, può aiutarci a focalizzarci su come migliorare le situazioni di gioco. Analizzare i gol fatti o subiti può essere un valido strumento di lettura per l’allenatore e un modo per facilitare l’apprendimento da parte dei calciatori.
Conclusione
In conclusione, è fondamentale che noi allenatori riconosciamo il nostro vero obiettivo: ampliare il bagaglio di competenze dei nostri calciatori. Mi raccomando, si può predicare bene, ma poi razzolare male. Se per un errore subiamo un gol, la nostra reazione non può essere di rabbia istintiva. Al contrario, deve essere il momento ideale per trasmettere ai ragazzi una chiave di miglioramento, trasformando ogni errore in un’opportunità di crescita.