Di la verità… anche tu (come me) hai allenato almeno una volta la guida della palla con il classico esercizio dello slalom tra i cinesini.
Alla fine non c’è da farsene una colpa: su Internet si trovano un’infinità di esercizi su questo gesto tecnico e, se da piccolo hai giocato a calcio, è matematicamente impossibile che tu non l’abbia dovuto “subire” almeno una volta.
Il pensiero dominante riduzionista e il proprio vissuto da calciatore fanno si che – proposte tecniche di questo tipo – ancora oggi trovino ampio spazio (nonostante i loro enormi limiti).
Ma… quali sono questi “presunti limiti”?
Se hai letto i miei ultimi due articoli sullo smarcamento e sui controlli orientati ti ricorderai dell’importanza data all’ambiente nel quale fare un’esperienza: più esso è coerente con le richieste della partita e più sarà in grado di creare un apprendimento duraturo.
Diviene quindi necessario dare uno scopo alla conduzione della palla: se ci si limita a condurre il pallone all’interno di uno spazio costellato di cinesini, magari senza avversari e senza una direzionalità del gioco, non è possibile dire di stare allenando la conduzione (in quanto lo scopo, “guidare la palla per entrare e uscire da un cinesino”, è all’opposto di quanto poi accade in partita).
Per quale fine il giocatore guida la palla?
Questa domanda è essenziale per capire che il classico modo di allenare questo gesto tecnico dovrebbe trovare poco spazio (e magari essere rivolto SOLO a chi ha enormi lacune).
Prima di passare alle esercitazioni, cercherò di rispondere in modo chiaro e sintetico al quesito posto qui sopra.
Per quale fine il giocatore guida la palla?
Una risposta concisa ed esaustiva può essere data con le seguenti finalità:
– attrarre un avversario;
– fissare un avversario;
– invadere uno spazio.
Dopo aver compreso il “perché” di questo gesto tecnico… veniamo alle proposte!!!
Qui sotto ho inserito un’esercitazione da utilizzare nella scuola calcio e che è molto utile per allenare i comportamenti individuali che richiedono la guida della palla.
SITUAZIONE SEMPLIFICATA “GUIDARE PER…”
Due giocatori rossi hanno il compito di segnare una rete nella porticina contrastando l’opposizione di un difensore.
Quest’ultimo, inizialmente zonato all’interno di un cancelletto (arancione), può sbloccarsi dopo che i suoi avversari hanno superato il cancelletto blu (innesco della pressione).
In caso di riconquista, il difensore cerca di trasmettere all’interno di una delle porticine di relazione.
Sistema di punteggio:
– 1 punto ad ogni rete segnata
– 2 punti in caso la rete venga segnata dopo aver superato il cancelletto
– 3 punti in caso la rete venga segnata dopo aver superato il cancelletto con una conduzione
TEMI PER L’ALLENATORE
- Perché la porticina piccola? Per esaltare la guida: se si inserisce il portiere è probabile che emerga molto più frequentemente il tiro dalla distanza, prevaricando il focus della proposta.
- Perché il cancelletto arancione? Per dare un riferimento visivo di una linea di difesa da superare.
- Perché il cancelletto blu “innesco di pressione”? Per permettere al giocatore in possesso di poter valutare il comportamento del difensore (dopo aver condotto il pallone per una breve distanza).
- Perché le porticine di relazione? Per rispettare il ciclo del gioco, dare direzionalità al gioco e permettere la transizione.
Hai appena visto una proposta semplice che però necessità di un ottimo lavoro di coaching da parte del formatore.
Egli infatti dovrà riuscire a stimolare il giocatore nel comprendere che cosa sta generando la sua conduzione.
Prima di salutarti, voglio lasciarti con un paio di utili domande da fare ai tuoi giocatori per aumentare la loro comprensione del gioco:
01) stai guidando la palla e l’avversario ti attacca, che cosa ha generato la tua conduzione?
02) stai guidando la palla e l’avversario rimane fermo fronte a te, che cosa sta generando la tua conduzione?
03) stai guidando la palla e l’avversario rimane a marcare il tuo compagno, quale è la soluzione migliore per superare la linea di difesa?