Ciao mister, ti è mai capitato di dedicare molto tempo ad allenare l’1 vs 1 ma – una volta arrivata la partita – i tuoi ragazzi faticavano a saltare l’uomo?
Nonostante possa sembrare un paradosso ti assicuro che è una situazione assai frequente!
Se hai letto l’articolo della settimana scorsa ti dovresti ricordare dell’importanza che ho dato al modo (il “come?”) di allenare.
Come per il tiro in porta, anche il duello non è esente dall’influenza del contesto nel quale viene sperimentato!
Le classiche esercitazioni di 1 vs 1, infatti, mancano di un’aspetto fondamentale: la scelta!
Estremizzare così a fondo il dribbling non permette al giocatore di poter scegliere se effettuare una giocata individuale e/o se invece collaborare.
Come ben sai, all’interno di una partita il giocatore ha sempre la possibilità di potersi relazionare con un compagno (salvo rarissimi casi): ecco che quindi anche quando si allena il duello è importante NON snaturare l’essenza del gioco.
Inoltre, qualora le sue possibilità di collaborare siano effettivamente basse, è assai improbabile che l’opposizione subita sia di un solo avversario.
Dopo questa piccola premessa sorge una domanda spontanea: si può allenare l’1 vs 1 senza fare 1 vs 1?
La risposta è SI!!!
Prima di vedere due proposte pratiche voglio darti un paio di importanti dritte.
Dal momento che il duello è un comportamento individuale da inserire nella lista dei sotto sotto principi, è consigliabile:
- allenarlo all’interno di situazioni a numero ridotto di giocatori (es: dal 2 vs 1 al 3 vs 3);
- dare sempre la possibilità di relazionarsi con almeno un compagno;
- strutturare ambienti molto specifici che si avvicinino più possibile alla realtà del gioco (es: sotto momenti del gioco).
E ora veniamo alle proposte!!!
Ispirandomi a due grandi campioni, uno del passato e uno invece del calcio attuale, ho creato due differenti situazioni a rapido sviluppo in zone specifiche del campo.
#1 DUELLARE NEL CORRIDOIO LATERALE
Sotto sotto principio: superare uno o più avversari con un duello partendo dal corridoio laterale
Denilson è stato uno dei migliori fantasisti degli anni 90/inizio 2000!
Chi ha avuto la fortuna di vederlo dal vivo non potrà dimenticare i numerosi duelli vinti galoppando sulla fascia.
Prendendo spunto da un suo dribbling avvenuto nella semifinale dei mondiali del 2002 (vinta contro la Germania), ho cercato di ricreare una situazione a rapido sviluppo in zona di finalizzazione che partisse da uno dei due corridoi laterali.
I giocatori “A” e “D” si posizionano vicino ad uno dei due cinesini blu (è indifferente quale, il consiglio è che ad ogni attacco si inverta la posizione di partenza così da creare variabilità) mentre “C” e “B” si mettono nel corridoio centrale.
Non appena “A” inizia a guidare palla il gioco inizia: i giocatori rossi hanno l’obiettivo di segnare nella porta centrale; in caso la rete venga segnata dopo aver superato un avversario con un duello, viene assegnato un punto extra.
I giocatori bianchi, invece, cercano la riconquista per poi trasmettere in una delle tre porticine di relazione.
Si precisa che non appena l’azione è cominciata TUTTI i giocatori sono liberi di muoversi in entrambi i corridoi.
Nella foto qui sotto puoi vedere come il gioco inizi con “D” che rincorre (2 vs 1 + 1 alle spalle): l’azione poi prosegue con “A” che dribbla “B” (accorso a contrastare) e si chiude con la doppia possibilità di concludere a rete o effettuare un passaggio per il compagno “C”.
Come ho scritto sopra, è importante variare la posizione di partenza di “A” così da creare diverse situazioni (con avversario che rincorre alle spalle, con due avversari frontali…).
#2 DUELLARE AL CENTRO DEL CAMPO
Sotto sotto principio: superare uno o più avversari con un duello nel centro del campo per poi finalizzare
Se Denilson si distingueva per la sua abilità nel giocare nelle corsia esterne, Messi – tra i tanti punti di forza – ha sicuramente quello del dribbling sullo stretto in mezzo al campo!
Basta guardare qualche suo video su Youtube per rendersi conto della grandissima competenza che possiede in questo tipo di giocata.
Prendendo spunto da una giocata effettuata in una partita di Liga del 2019 ho creato una situazione a rapido sviluppo che inizia su uno spazio piccolo per poi finire in uno più grande.
Per prima cosa si costruiscono due rettangoli al centro del campo (uno grande che al suo interno ne contiene uno più piccolo). Successivamente si inseriscono;
– 3 oppositori (bianchi) all’interno dello spazio piccolo (giallo);
– 2 ricevitori (rossi, “B” e “C”) all’interno dello spazio grande (nero);
– 1 attaccante (rosso, “D”) nei pressi della porta avversaria;
– 1 difensore (bianco) a difesa della propria porta;
– 2 portieri.
Il gioco inizia con “A” che guida dentro al rettangolo giallo con l’obiettivo di superare i tre oppositori e andare a segnare.
Gli oppositori non possono inizialmente uscire dal proprio spazio.
Per superare i diretti avversari è possibile duellare oppure collaborare con uno dei propri compagni.
“B” e “C” rimangono a supporto all’interno dello spazio grande, senza poter entrare in quello piccolo, così come “D” che fissa la profondità.
Non appena la palla esce dal rettangolo giallo, tramite una trasmissione o una guida, “prende vita” una partita: gli oppositori bianchi possono uscire per andare a recuperare palla e cercare di segnare nella porta avversaria; la squadra rossa invece cerca di finalizzare velocemente.
In caso di gol, il gioco riparte come all’inizio con il possesso che rimane alla squadra che ha segnato la rete.
In caso di errore della squadra in attacco, il gioco riparte come all’inizio ma a ruoli invertiti.
Punti bonus per far emergere il duello:
– 1 punto extra ad ogni avversario superato con un duello;
– 2 punti extra ad ogni avversario superato con un duello all’interno del rettangolo giallo.
Qui sopra hai potuto vedere due proposte utili per allenare il duello all’interno di un contesto molto trasferibile.
Prima di salutarti ti ricordo che è disponibile “Calcio e principi”, il primo e unico libro rivolto all’attività di base che ti permette di crearti una metodologia dall’altissimo tasso di apprendimento.
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