“Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri.”
Leonardo Da Vinci
L’abilità di “ascoltare” consiste nel comprendere a fondo quello che gli altri ci stanno dicendo. Ma non si limita a questo. Accanto alla comprensione del messaggio altrui vi è, infatti, la capacità di dimostrare, in questo caso specifico ai bambini/e con cui comunichiamo, interesse verso quello che ci vogliono trasmettere.
Per un Tecnico-Educatore dell’attività di base è importate sapere se e in che misura ha sviluppato questa importante competenza. A tale scopo, il Coach si può porre due domande:
1. Spendo del tempo ad ascoltare i bambini con cui interagisco?
2. Se si, in che modo dimostro ed esprimo questa mia disponibilità dentro e fuori dal campo?
In questi termini, dunque, l’obiettivo del Tecnico-Educatore deve essere quello di diventare consapevole delle modalità con cui manifesta il proprio interesse verso le opinioni, i pensieri, le emozioni e le azioni dei giovani calciatori.
Gli allenatori che non sono in grado di ascoltare ciò che i propri ragazzi/e hanno da dire, solitamente, di fronte agli stessi, pensano che “hanno sempre un motivo per lamentarsi”, “sono qui per allenarsi e non per parlare”, “devono fare quello che dico io e non quello che credono loro”.
Viceversa, i veri “Formatori”, coloro che sanno ascoltare con amore, comunicano in questo modo:
1. Utilizzano le parole degli altri per far loro comprendere che li hanno ascoltati;
2. Ripetono, parafrasando ciò che hanno ascoltato;
3. Si avvalgono di espressioni come “se ho ben capito vuoi dire che…” oppure “Mi stai dicendo che per te…”;
4. Riconoscono gli stati d’animo del bambino/a, dando loro valore, con l’obiettivo di ridurre o aumentare l’intensità di ciò che sta provando in funzione alle situazioni;
5. Utilizzano il linguaggio non verbale coerentemente con il contenuto del loro messaggio, guardando il giovane calciatore negli occhi e predisponendo il proprio corpo verso di lui.
Per coloro che si percepiscono carenti nell’ascolto dei propri piccoli atleti potrebbe essere funzionale utilizzare questi semplici accorgimenti per migliorare in questa competenza. Un consiglio è quello di stabilire quali siano le situazioni in cui sperimentare in toto questa modalità di interazione durante l’allenamento (individuando un momento della seduta in cui andare alla ricerca queste situazioni) prestando attenzione alle reazioni degli atleti.
“L’amore finisce dove cessa l’ascolto.”
Enrico Maria Secci