Mentre navigavo su Facebook mi compare un post della F.I.G.C “Primo corso dedicato agli #allenatori di #beachsoccer“, una disciplina spettacolare e faticosa, con metodologie di lavoro uniche.
Faccio una premessa, abito nel litorale romano, in particolare ad Ostia una località che vive di sport, sopratutto di quelli sulla sabbia come beach tennis, beach volley , footvolley ed anche il beach soccer.
Quello che mi ha colpito dell’annuncio è stato l’aggettivo “primo”, mai avrei immaginato che non esistessero corsi della federazione per uno sport cosi spettacolare.
Detto questo, seguo l’iter burocratico per poter partecipare e mi ritrovo qui a raccontare la mia esperienza.
Beach soccer: la struttura del corso
Il corso era aperto a tutti, non vi erano graduatorie di merito, ma semplicemente venivano accettate le prime 40 domande pervenute in ordine temporale.
In totale le ore di formazione sono state 18, suddivise in una parte in “presenza” ed una parte “online” più un esame finale e le materie trattate sono:
Il progetto della F.I.G.C. nel beach soccer
Il primo incontro è stato in “presenza” e 2 sono le cose che mi hanno favorevolmente sorpreso:
1- il clima creato era di confronto e tutti partecipano alla discussione portando la propria esperienza.
2- non essendo rivolto esclusivamente a tecnici, erano presenti anche figure come presidenti, genitori, preparatori atletici e giocatori di beach soccer. Questa eterogeneità della platea, ha permesso di far emergere considerazioni
non banali su argomenti visti da prospettive diverse.
Il contenuto del primo incontro è stato prevalentemente incentrato sul progetto messo in atto dalla F.I.G.C, sulle nozioni principali riguardo questo sport e sulla complementarietà che lo stesso ha con il calcio.
portebbe il beach soccer au un bambino/ragazzo che pratica calcio?
Il progetto
Partiamo dal progetto. L’obiettivo principale è di promuovere il beach soccer in Italia attraverso la creazione di accademy ed eventi nazionali. Per poter far questo , è necessario “creare” competenze formando tecnici specializzati.
Per quanto riguarda le nozioni principali sullo sport, attraverso una clip di qualche minuto sono state mostrate le regole principali (onestamente a me sconosciute) e le caratteristiche principali del gioco.
I vantaggi
Quanto è complementare questo sport con il calcio? Quali benefici porterebbe il beach soccer ad un bambino/ragazzo che pratica calcio?
Innanzitutto il beach soccer è molto più simile al calcio di quanto pensassi: duello, tiro in porta, situazioni di superiorità numerica, smarcamento, recupero palla, pressione, non esistono anche nel calcio?
La frequenza poi con cui si verificano alcuni gesti tecnici, (soprattutto il tiro in porta) , genererà un’esperienza notevole nei ragazzi che praticano questo sport ed inoltre essendo uno sport altamente acrobatico,
i partecipanti possono provare gestualità , sicuramente utili anche nel calcio, ma difficilmente allenabili nello stesso , come ad esempio la rovesciata.
La principale differenza è il terreno di gioco, altamente instabile e disconnesso. Ma non è anche questo un vantaggio per un ragazzo che gioca a calcio?
Un’altra serie di opportunità sono poi offerte tipo di sforzo che viene effettuato sulla sabbia: viene sviluppata la forza, le articolazioni vengono rinforzate, si verificano pochissimi traumi.
Terminata la prima giornata di corso ed incuriosito da questo sport ho fatto un pò di ricerche in internet e scoperto che la nazione campione del mondo è la Russia e la vice è il Giappone,
seguite da Svizzera e Senegal.
L' allenatore nel beach soccer
Nel secondo incontro, il focus principale è stato improntato sul ruolo dell’allenatore e sulla metodologia di allenamento.
Molti di questi principi seguono lo stile dei centri federali territoriali come ad esempio lo stile di conduzione, il giocatore protagonista,
la creazione di un ambiente sereno ed il ruolo dell’allenatore.
Non entro nel merito di ogni singolo argomento, ma vi garantisco che sono stati confronti interessanti.
L’incontro prosegue con la suddivisione dei corsisti in gruppi. Ad ogni gruppo è stato assegnato il compito “creare un’esercitazione di beach soccer,
per una determinata categoria”. In quel momento mi sono reso conto, che se non si conosce a fondo uno sport, il suo modello prestativo, le sue regole,
è molto difficile creare anche un semplice gioco. La strada intrapresa dal mio gruppo, è stata quella di partire da un gioco “calcistico” ed adattarlo
ed adattarla al beach soccer. Terminata la fase di creazione, ogni gruppo ha esposto agli altri l’esercitazione creata.
Si scende in campo
Probabilmente il più sentito dal punto di vista emozionale perche siamo “scesi in campo”.
Il gruppo si è radunato in spiaggia, dove è stato attrezzato un campo da beach soccer.
Ricordi le esercitazioni create nel precedente incontro? le abbiamo messe in campo.
Un gruppo di corsisti si è prestato ad eseguire le esercitazioni come “giocatori”.
Vedere quei giochi fatti alla lavagna, sul campo, ti fa rendere conto delle modifiche da apportare, per renderli funzionali al modello prestativo.
L’istruttore ci ha accompagnato con domande e suggerimenti verso la strada giusta.
La tecnica e la tattica nel beach soccer
Ultimo incontro di tecnica.
Questa volta siamo entrati nel dettaglio dei gesti tecnici e delle situazione tattiche, in fase di possesso e di non possesso.
Molti comportamenti, sono molto simili al calcio, altri invece sono altamente specifici come ad esempio:
– Alzata
– Schiacciata
– Rovesciata
– Tecnica del portiere
Nella fase di non possesso spesso viene utilizzata la marcatura in anticipo, soprattutto nel caso di “attacchi diretti”.
Considerazioni
Esperienza sicuramente interessante, agevolata dalla bravura di un docente che è riuscito a creare un giusto clima di confronto.
Probabilmente, sarebbe interessante inserire nel corso una parte relativa alla “performance” nel beach soccer con focus al modello prestativo ed al tipo di lavoro da svolgere sulla sabbia.
Vuoi sapere dove si svolgeranno i prossimi corsi ed avere approfondimenti sul beach soccer? Lascia un commento qui sotto
