Parliamo del calcio a 5 come metodologia nel senso che gli allenamenti di questo sport possono essere molto utili a preparare il giovane calciatore al calcio a 11. Partiamo col dire che le esercitazioni di futsal sono da considerarsi come integrabili perfettamente con gli altri metodi adottati in allenamento, tenendo conto della fascia di età e degli obbiettivi da raggiungere. Il calcio a 5 risulta essere particolarmente efficace nelle categorie pulcini ed esordienti, dove lo scopo principale dell’allenatore è di formare il giocatore dal punto di vista delle capacità tecniche e della tattica individuale.
I sostanziosi vantaggi ottenuti applicando questo metodo di allenamento derivano principalmente dal contesto di gioco in cui il ragazzo si trova nel calcio a 5, diverso sotto moti aspetti dal calcio a 11. Innanzitutto il terreno di gioco è completamente diverso, e il giocatore deve quindi adattarsi ad una superficie di cemento o parquet che influenza molto le giocate. Le scarpe senza tacchetti ed il pallone a rimbalzo controllato permettono un rapporto col gioco più intimo e che stimola il perfezionamento dei gesti tecnici, che come detto è un’obbiettivo fondamentale per un allenatore della fascia di età dell’attività di base. Infine le dimensioni del campo rapportato al numero dei giocatori, insieme alle altre varianti dette prima, obbligano il giocatore a rapportarsi al gioco in maniera diversa rispetto al calcio a 11, affinando la percezione e la velocità di pensiero per poter essere più completo dal punto di vista tattico.
Nel futsal i gesti tecnici fondamentali variano rispetto al calcio, e questo rende i ragazzi decisamente più creativi e amplia il loro bagaglio tecnico con lavori sul controllo di suola per esempio, molto usato dai giocatori di calcio a 5. Anche la finalizzazione varia molto dato che principalmente si usa la punta per calciare in porta, gesto fondamentale per una conclusione rapida a rete che spesso ruba il tempo ai portieri se eseguito a distanza ravvicinata. Per quanto riguarda la parte tattica invece variano molto rispetto al calcio a 11 anche le situazioni affrontate dal giocatore. Dal punto di vista individuale nell’ 1VS1 per esempio i giocatori devono saltare l’avversario con un dribbling più rapido dati gli spazi ridotti, perfezionando le finte e i relativi tempi di esecuzione. Questo porta a duelli molto diversi rispetto al campo grande dai quali emergono qualità nuove dai calciatori. Negli esercizi a più giocatori poi le scelte saranno prese più velocemente viste le misure più ristrette del campo e questo comporta uno sviluppo più veloce del possesso palla e una finalizzazione più rapida in fase di transizione. Nel calcio a 5 infatti una situazione di superiorità numerica dura molto meno rispetto al calcio a 11, e questo porta i giocatori a trovare la soluzione per sfruttarla al meglio nel minor tempo possibile. Aggiungiamo anche che le giocate di prima in queste situazioni risultano risolutive e spesso una buon sviluppo offensivo o una buona costruzione di gioco si basano appunto su giocate a pochi tocchi.
In conclusione il lavoro in contesto di calcio a 5 si può considerare un passaggio fondamentale per lo sviluppo del giovane calciatore, infatti molte squadre di livello internazionale adottano questa metodologia per la crescita dei ragazzi nel loro settore giovanile.
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